Batosta sul mercato auto europeo, vendite dimezzate a marzo. In Italia il crollo peggiore

Secondo l’Acea le immatricolazioni sono scese del 51% a livello continentale, mentre il mercato tricolore si è contratto dell’85%. Probabile che aprile sia ancora peggio. Gli addetti ai lavori chiedono incentivi per sostenere il mercato

 Crolla il mercato dell’auto in Europa. Nel mese di marzo sono state immatricolate 853.077 automobili, il 51,8 per cento in meno dello stesso mese dello scorso anno. Un dimezzamento dovuto al blocco della produzione e dei concessionari causato dal coronavirus. Ma non sarà questo il dato peggiore legato alle conseguenze dell’epidemia. C’è infatti da immaginare che nel mese di aprile il tonfo delle immatricolazioni sarà ancora superiore perché più diffuse sono state le chiusure.

L’andamento dei mercati nazionali riflette la durata del lockdown nei singoli paesi. L’Italia ha il risultato peggiore perché la chiusura è iniziata prima. Qui il mercato, come già era stato annunciato nelle scorse settimane, ha perso l’85,4 per cento. Più contenuto l’effetto in Francia, dove il calo è stato del 72,2 per cento, in Spagna, dove le immatricolazioni sono scese del 69,3. La Germania ha perso il 37,7 per cento del mercato, la Gran Bretagna il 44,4. Una geografia del crollo che si riflette anche nei risultati dei singoli costruttori.

In questo contesto, infatti, il gruppo Fiat Chrysler ha comunicato di avere immatricolato 27.326 auto, il 74,4% in meno dello stesso mese del 2019. La quota è pari al 3,2%. Nel trimestre, il gruppo ha venduto 170.327 vetture, con un calo del 34,5% sull’analogo periodo dell’anno scorso e una quota è scesa dal 6,3% al 5,6%. Anche questi dati sono impossibili da leggere senza il riferimento al virus. Ricorda infatti il Lingotto che a partire dall’11 marzo in Italia – mercato di riferimento per Fiat Chrysler Automobiles – in anticipo rispetto alle altre nazioni sono stati chiusi stabilimenti produttivi, concessionarie e punti vendita di automobili. “Nell’attuale contesto straordinariamente difficile – spiega la società – Fiat Chrysler Automobiles ha avviato alcune nuove iniziative che coinvolgono la rete dei concessionari, per aiutare i cittadini che, pur nell’emergenza sanitaria, stanno prendendo in considerazione la possibilità di acquistare un nuovo veicolo e desiderano mettersi in contatto con un consulente di vendita Fca. L’Italia è stato il primo mercato a lanciare questa modalità di contatto “remoto”, il cui uso è in fase di allargamento ad altri Paesi grazie alla semplicità d’utilizzo della tecnologia. E’ già operativo in Austria, Belgio, Francia, Germania, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna, Svizzera e lo sta diventando in questi giorni in Grecia e Serbia”.

Già nelle scorse settimane i costruttori europei avevano chiesto ai governi e all’Ue politiche di incentivi all’acquisto e finanziamenti alle aziende della filiera delle quattro ruote per garantire la ripresa. La proposta del Centro Studi Promotor è quella “incentivare il ricambio con un sostegno finanziario a chi vende un’auto di più di 10 anni e ne acquista una nuova euro 6 o a emissioni zero”.

Tornando infine al conto delle vendite in Europa, con marzo si chiude il primo trimestre a quota 3.054.7093, il 26,3% in meno dello stesso periodo dell’anno scorso, mentre in Italia la contrazione è del 35,5% a 347.193 unità.

Fonte:Larepubblica